Associazione Culturale Iskeliu
non che non sia amato altrove, ma qui, in questa piccola città di pietra, tutti si sentono un pò suoi parenti.
E anche chi non ha avuto, se non fugacemente, il privilegio di conoscerlo o scambiare due chiacchiere, ne parla ancora oggi con gli occhi velati di rimpianto, come di una persona di famiglia, affabile e generosa, andata via troppo presto, con ancora tanta poesia e tanta musica da solcare i territori dell’anima e scuotere le nostre coscienze appannate e distratte.
Il nostro festival dedicato a Faber è ora una kermesse piena di gioia e di felici intuizioni, volutamente lontana dai toni commemorativi e celebrativi della prima ora. Tuttavia, ha mantenuto nel tempo la sacralità laica di un rito collettivo, un gesto di amore e gratitudine racchiuso in un immutato dare e ricevere, nel continuo fluire di energia, come il respiro continuo e sciamanico nell’armonia delle launeddas dei nostri padri.
Forse è per questo che solo qui, a Tempio, musicisti, cantanti, attori, saltimbanchi e spettatori di ogni dove si abbracciano stupiti, commossi, sorridenti sotto le vele colorate di Renzo Piano che si avvolgono come per incanto diventando le matite di Faber sul calar della sera. Metafora di una vita intensamente vissuta a raccontare gli ultimi con le parole cangianti della poesia sospinta dall’immaginifica forza del vento.
A Tempio, tutti noi amiamo Fabrizio De Andrè.
Direttore artistico Tempio Faber Festival